Comunicazioni fiscali, al via il domicilio digitale per i cittadini: come funziona


Dal 12 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha attivato un nuovo servizio online che consente ai cittadini di eleggere un “domicilio digitale per ricevere atti, avvisi e altra corrispondenza direttamente via posta elettronica certificata (PEC) o tramite un servizio di recapito certificato qualificato. La novità si inserisce nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione e mira a rendere più semplici e sicure le modalità di recapito, in attuazione di quanto previsto dal Decreto legislativo n. 13/2024.

Il nuovo servizio consente di ricevere non solo comunicazioni per le quali non è obbligatoria la notifica, ma anche atti, avvisi e provvedimenti che per legge devono essere notificati in via ufficiale. Il domicilio digitale potrà essere utilizzato anche per le comunicazioni provenienti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, estendendo così il raggio d’azione della nuova modalità di recapito digitale.

CHI PU� RICHIEDERLO E CHI RESTA ESCLUSO

Il nuovo servizio è rivolto alle persone fisiche, ai professionisti e agli enti di diritto privato che non sono tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali, né nel Registro delle imprese. Come specificato nel provvedimento dello scorso 7 ottobre, ogni cittadino o ente potrà eleggere un solo domicilio digitale, che non potrà coincidere con un indirizzo già associato ad altri soggetti.

Questa possibilità è riservata esclusivamente ai contribuenti che non rientrano nell’obbligo di iscrizione all’Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti (INI-PEC), come stabilito dall’articolo 6-bis del Codice dell’amministrazione digitale. L’inserimento di un domicilio digitale è facoltativo, ma chi sceglie di attivarlo potrà beneficiare di una gestione più rapida ed efficace delle comunicazioni fiscali.

E’ utile distinguere questo nuovo servizio dall’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD). Quest’ultimo consente ai cittadini di registrare un domicilio digitale valido per tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione, mentre il domicilio digitale dell’Agenzia delle Entrate è destinato esclusivamente alla ricezione di atti e avvisi fiscali. Questa distinzione permette ai contribuenti di gestire in modo più mirato le comunicazioni fiscali, assicurandosi di ricevere notifiche ufficiali direttamente nella propria casella PEC o servizio di recapito certificato qualificato

COME ATTIVARE IL DOMICILIO DIGITALE

L’elezione del domicilio digitale avviene esclusivamente online, attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Per accedere al servizio, il cittadino deve autenticarsi con le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta effettuato l’accesso, dovrà andare nel profilo e indicare un indirizzo di posta elettronica certificata o un altro servizio di recapito certificato qualificato.



Dopo l’inserimento dell’indirizzo, il sistema invierà un codice di verifica alla casella indicata, che dovrà essere confermato per completare l’operazione. La stessa procedura potrà essere utilizzata per confermare un domicilio digitale precedentemente comunicato all’Agenzia delle Entrate, nonché per comunicare eventuali variazioni o revocare l’indirizzo già registrato.

UN PASSO AVANTI NELLA DIGITALIZZAZIONE FISCALE

L’introduzione del domicilio digitale, si legge in una nota dell’Agenzia delle Entrate, rappresenta un’ulteriore evoluzione nella digitalizzazione delle comunicazioni tra cittadini e pubblica amministrazione. Oltre a ridurre i tempi di trasmissione degli atti e abbattere i costi di notifica cartacea, il nuovo sistema garantisce una maggiore sicurezza e tracciabilità della corrispondenza ufficiale. L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio delle riforme volte a migliorare l’efficienza del Fisco e a semplificare il rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria.



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