«Sei milioni di euro bloccati»


Situazione di stallo per il Piano strategico del Flag Nord Sardegna, diretto a promuovere la pesca e l’acquacoltura e ad offrire strumenti per superare le gravi criticità che colpiscono il settore. Tre milioni di euro fermi al palo nonostante l’approvazione del programma strategico, avvenuta nell’ottobre 2023, e la possibilità di dare avvio alle azioni in essa contenute, dopo la firma della convenzione tra la Regione e il Flag che dava l’avvio ufficiale al Piano di intervento 2021-2027 a valere sul fondo Feampa- Fondo europeo affari marittimi Pesca e Acquacoltura. Ulteriori risorse pari a 3 milioni di euro arrivano dal bilancio regionale.

«Complessivamente parliamo di 6 milioni di euro di finanziamenti a cui non possiamo accedere, senza possibilità di fatto di poter dare corso al Piano, perchè la Regione ci chiede di garantire con la fideiussione assicurativa», spiega Benedetto Sechi, presidente del Flag Nord Sardegna. «Noi sosteniamo che essendo il Flag organismo di diritto pubblico, così come previsto dalla normativa, non siamo tenuti a questa procedura e, tantomeno, siamo obbligati a rivolgerci agli istituti bancari per avere anticipazioni di somme, con costi notevoli, risorse che verrebbero sottratte agli investimenti sul territorio». Da oltre un anno sono cominciate le interlocuzioni con l’assessorato regionale all’Agricoltura e alla Pesca che resta fedele alla sua posizione. Il presidente Sechi ha partecipato anche alla V Commissione regionale per affrontare il punto, seguita da un incontro con l’assessore regionale alla Pesca, Gianfranco Satta. Una soluzione alternativa fino ad ora non c’è stata.

La Regione pur prendendo atto che il Flag è organismo di diritto pubblico resta decisa sulla strada della fideiussione assicurativa. Oltre all’impegno in tutti i progetti finanziati da altri fondi europei, nazionali e regionali, la strategia approvata dalla Regione, circa un anno e mezzo fa, prevede 10 azioni nel Piano di Azione di Sviluppo Economia Ambiente. Fra questi rafforzare le competenze e diversificare le fonti di reddito, Il monitoraggio dello stock ittico, la mitigazione del rischio ambientale e cogestione del sistema di pesca nei parchi e aree protette, creazione dei tavoli di confronto, promozione, marketing e comunicazione e la creazione delle comunità di progetto secondo modelli e schemi conosciuti. Strategie che rischiano di saltare. «Le fideiussioni sono rilasciate solo attraverso garanzie personali a carico del rappresentante legale», precisa Benedetto Sechi.

«Stante così la situazione, annunceremo alla prossima assemblea la decisione di rinunciare alla realizzazione del Piano strategico. In questo modo – prosegue Sechi – il Nord Sardegna sta rinunciando ad impegnare sei milioni di euro nel settore pesca e acquacoltura». L’incontro pubblico è in programma domani, lunedì 17 marzo alle ore 16 presso la Camera di Commercio di Sassari per affrontare il tema cruciale sulle difficoltà nell’attuazione del Piano d’Azione S.e.a. 

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