Club Deal: Imprenditori che Investono in Aziende ad Alto Potenziale




Nel panorama degli investimenti alternativi, il club deal si sta affermando sempre più come una strategia privilegiata per imprenditori e family office alla ricerca di opportunità ad alto rendimento.

L’ultimo report di Pwc “Family Office Survey 2024” ha evidenziato che tra il 2021 e il 2024 i family office italiani hanno allocato tra il 6% e l’8% del patrimonio delle famiglie seguite in investimenti diretti in società, coinvestimenti e club deal e si aspettano di incrementare l’allocation su questo segmento nei prossimi 12 mesi.

“Il club deal è sempre più apprezzato da imprenditori che cercano di potenziare il loro portafoglio con opportunità esclusive ad alto rendimento” ci racconta Giuliano Gigli, CEO di Blue Ocean Finance, boutique finanziaria che affianca imprenditori e imprese nella crescita patrimoniale e aziendale.
“Tuttavia, i club deal non sono facilmente accessibili, parliamo di un numero molto contenuto di operazioni l’anno in Italia – nei primi 7 mesi del 2024 sono stati 80 i deal di questo tipo – per questo, si deve avere il giusto network per poter cogliere queste opportunità e soprattutto capire quali sono quelle giuste in cui investire”.

Il focus di Blue Ocean Finance sul mondo del club deal si inserisce in un trend più ampio del mercato, dove la ricerca di investimenti alternativi ad alta redditività spinge verso forme di partecipazione collettiva. I club deals, infatti, permettono di sfruttare il know-how e i network di boutique e family office per individuare opportunità d’investimento in settori in crescita.

Il club deal è un modello di investimento in cui un gruppo di investitori si associa per costituire una struttura finalizzata all’acquisto congiunto di partecipazioni in aziende o di specifici asset. Questo permette loro di affrontare operazioni più complesse e di maggiore entità rispetto a quelle che potrebbero gestire singolarmente. Inoltre, suddividendo il capitale su diversi investimenti, riducono il rischio complessivo e limitano l’impatto di eventuali perdite derivanti da singole operazioni.

“I nostri club deal si concentrano su aziende in rapida crescita che quindi abbiano riportato almeno per 3 anni consecutivi un livello crescente di ricavi. Le dimensioni variano da grandi corporate a PMI sia su scala nazionale che internazionale. Ci piace definirci “industry-agnostic”, ovvero non ci focalizziamo su nessun settore in particolare ma sicuramente tratti comuni delle aziende che selezioniamo per i nostri club deals sono una crescita sostenuta e un modello di business scalabile e sostenibile nel tempo. Si tratta di aziende capaci di innovare in settori tradizionali e non” – prosegue il CEO di Blue Ocean Finance.

Trattandosi dunque di investimenti in aziende in evoluzione il tema del rischio è centrale ed è importante che investitori e deal maker siano allineati a livello di interessi e obiettivi.  In tale prospettiva, il concetto di “skin in the game” è fondamentale per rafforzare la fiducia tra le parti.

“Notiamo che gli imprenditori ricercano realtà simili alle loro e ne riconoscono più facilmente il valore, per questo apprezzano questa modalità di investimento. A riprova della validità dei deal che proponiamo, siamo i primi ad investire in maniera diretta con un approccio “skin in the game” dove il nostro committment è tra il 10% e il 30% di tutto il capitale investito. Inoltre, tuteliamo i co-investitori con liquidation preference: sono i primi a recuperare il capitale in caso di liquidazione. Infine, in linea con il nostro approccio imprenditoriale, il nostro compenso è interamente a performance, senza alcuni costi di gestione, e matura esclusivamente in caso di successo dell’investimento: senza capital gain, non guadagniamo nulla” spiega Gigli.

Il successo di un club deal dipende dalla capacità di selezionare le giuste operazioni e di costruire partnership solide, basate sulla fiducia e sull’allineamento degli interessi. Con un numero limitato di operazioni disponibili ogni anno, avere il giusto network e un approccio selettivo sarà la chiave per sfruttare al meglio questa tendenza in crescita nel panorama degli investimenti alternativi.



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