Risoluzione Iv: garantire ogni supporto
«Garantire all’Ucraina ogni supporto politico, economico, umanitario e diplomatico, confermando la fornitura di approvvigionamenti e assetti utili a sostenere la resistenza ucraina rispetto all’aggressione russa, al fine di ripristinare la stabilita’ e la sicurezza della regione e del continente, rafforzando il percorso di per una pace globale, giusta e duratura, basata sui principi della Carta delle Nazioni unite e sul diritto internazionale», «adoperarsi per assicurare il buon esito dei negoziati per la de-escalation e il cessate il fuoco in Ucraina, anche attraverso la nomina di un inviato speciale per la pace», «promuovere attivamente una soluzione alla crisi umanitaria a Gaza, sostenendo il mantenimento del cessate il fuoco cosi’ da favorire la pronta restituzione degli ostaggi israeliani e garantire ogni aiuto necessario per la salvaguardia dell’incolumita’ della popolazione civile coinvolta». Sono alcuni degli impegni, indirizzati al governo, presenti nella risoluzione di Italia viva, in Senato, sulle comunicazioni, oggi a palazzo Madama, domani alla Camera, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo sul piano di riarmo dell’Unione europea e sull’Ucraina. Il testo impegna, poi, l’esecutivo «a favorire, in relazione alla crisi israelo-palestinese, il perseguimento della politica due popoli due stati, condannando le organizzazioni terroristiche, in particolare Hamas, che va disciolta, disarmata e a cui va impedito in ogni modo di progettare e ripetere in futuro un attacco come quello del 7 ottobre, appoggiando una risoluzione pacifica del conflitto e l’adozione del modello `due popoli, due Stati´, a monitorare l’evolversi del fronte libanese cosi’ da adottare, qualora le contingenze lo richiedessero, iniziative concrete e coordinate volte a garantire la sicurezza e l’incolumita’ dei contingenti militari e civili dislocati in Libano nell’ambito dell’operazione di peace-keeping dell’Unifil, nonche’ la protezione e il rispetto del contingente dei caschi blu da parte di tutti gli attori coinvolti nei conflitti in Medio Oriente, a sollecitare azioni di vigilanza sul cambio di regime in Siria, al fine di evitare disordini e violenze, garantendo il costante monitoraggio della transizione di governo per assicurarne la maggiore sicurezza e il rispetto dei diritti umani della popolazione civile, a promuovere una politica estera e diplomatica comune nell’ambito dell’Unione europea, avviando altresi’ una nuova stagione di collaborazione bilaterale nell’ambito delle relazioni atlantiche e nei rapporti bilaterali con il Regno Unito» e «a sollecitare la revisione dei trattati istitutivi al fine di avviare quanto prima il percorso di costituzione dell’esercito unico europeo, quale elemento indispensabile per la definizione di una strategia europea nello scenario globale, da accompagnare a una politica estera e diplomatica comune».
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