Il rientro dei “cervelli” in Italia. La tassazione agevolata per i cosiddetti “impatriati” si riduce « LMF Lamiafinanza


Si riducono i benefici del Regime Impatriati

Chi rientra in Italia poteva beneficiare di una riduzione del reddito imponibile pari al 70% di esenzione (cioè si tassava solo il 30% del reddito) ma dall’ultimo anno la percentuale di reddito esente è stata ridotta dal 70% al 50%, il che significa che ora il 50% del reddito è soggetto a tassazione. Tetto massimo: è stato introdotto un limite annuale di 600.000 euro sulla parte di reddito che può beneficiare dell’agevolazione fiscale. Oltre questo importo, il reddito è tassato interamente. I beneficiari devono impegnarsi a risiedere fiscalmente in Italia per almeno 5 anni, rispetto ai 2 anni richiesti in precedenza.
Regioni del Sud: è stata eliminata l’ulteriore esenzione del 20% per chi trasferiva la residenza nelle regioni del Sud Italia.

Elevata qualificazione o specializzazione

Per accedere al regime agevolato è ora necessario possedere requisiti di elevata qualificazione o specializzazione, come definiti dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 108, e dal decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206.

Decreto Legislativo 28 giugno 2012, n. 108: Questo decreto ha introdotto la definizione di “lavoratori altamente qualificati” nel Testo Unico sull’Immigrazione. Secondo l’articolo 27-quater, un lavoratore è considerato altamente qualificato se in possesso di un titolo di istruzione superiore di livello terziario che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale. In alternativa una qualificazione professionale di livello post-secondario di durata almeno triennale, corrispondente almeno al livello 6 del Quadro nazionale delle qualificazioni oppure una qualifica professionale superiore attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale nel settore specifico.

Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n. 206: Questo decreto disciplina il riconoscimento delle qualifiche professionali per l’accesso alle professioni regolamentate in Italia. In generale, per esercitare una professione regolamentata, è necessario possedere una qualifica professionale riconosciuta che attesti le competenze necessarie per quella specifica professione.

È importante notare che la verifica del possesso di tali requisiti è una valutazione tecnica che esula dalle competenze dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, per determinare se una specifica qualifica o esperienza professionale soddisfi i criteri di elevata qualificazione o specializzazione, è consigliabile rivolgersi alle autorità competenti o agli enti di certificazione professionale.



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