BPER e BPS: Fusione Strategica per Papa


Bper Banca e la Popolare di Sondrio daranno vita a un istituto ancora più solido, vicino ai territori, alle imprese e alle famiglie. Ne è convinto Gianni Franco Papa, amministratore delegato di BPER. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il banchiere ha ribadito la visione strategica dell’operazione da oltre 4 miliardi di euro per l’acquisizione della banca valtellinese. Sul timore che l’operazione possa svuotare la Popolare di Sondrio, Papa rassicura: “Non spendiamo 4 miliardi per comprare una banca e svuotarla. La Popolare di Sondrio è un partner ideale con cui crescere. Condividiamo le stesse radici di banca popolare, l’attenzione ai territori e il sostegno a famiglie e imprese”.

Quanto alle sinergie stimate in 290 milioni di euro, l’amministratore delegato spiega che queste non riguardano solo la Sondrio, ma il nuovo gruppo che nascerà dall’integrazione: “Non siamo una banca che conquista, ma che accoglie. Nelle operazioni fatte finora non abbiamo mai licenziato nessuno: le uscite sono sempre state fatte su base volontaria, con prepensionamenti o pensionamenti. Il management del gruppo BPER è composto quasi per metà da manager che arrivano da istituti acquisiti. Quanto fatto negli ultimi anni — Carife, Unipol Banca, le 600 filiali Ubi, Carige — lo dimostra. Crediamo nel nostro modello di business e che sia necessario avere banche più forti e resilienti”.

“Opportunità per migliorare” 

“Quando abbiamo calcolato le sinergie abbiamo controllato tutto quello che potrebbe essere toccato da sovrapposizioni fisiche di sportelli e non ci sono timori occupazionali. Al contrario ci sono opportunità per migliorare la tecnologia e la sicurezza e ampliare la gamma di prodotti e servizi offerta ai clienti di BPS. BPER storicamente è stata capace di assorbire velocemente grandi banche, i colleghi entrati hanno apprezzato le nuove opportunità di carriera e di formazione. E i clienti — passati da 2 a 5 milioni — hanno riconosciuto il valore della nostra proposta. Acquisire una banca significa creare un istituto più forte, con una nuova identità che si relaziona con i territori considerando le loro specifiche caratteristiche”.

Investimenti e sviluppo

Nei prossimi tre anni, BPER investirà 650 milioni di euro, replicando quanto già fatto nel triennio precedente. Un’attenzione particolare sarà riservata alla digitalizzazione e all’innovazione, con la creazione di una direzione territoriale a Sondrio, che manterrà il marchio e le facoltà creditizie. “Abbiamo bisogno di circa 300 persone per l’IT e i colleghi della Popolare di Sondrio avranno una valorizzazione fortissima. Lì creeremo una direzione territoriale con facoltà creditizie e manterremo il marchio perché crediamo nel valore della relazione con il territorio. In Lombardia avremo insieme il 14% di market share, a Roma e nel Lazio raddoppieremo all’8%. Ai territori, come previsto dal nostro piano industriale, erogheremo nel triennio 20 milioni a favore di progetti sociali, culturali e sportivi”, ha precisato Papa.

L’operazione e il controllo della banca

Per il successo dell’operazione, BPER punta a un’adesione minima del 35% più uno delle azioni della Popolare di Sondrio, ma l’obiettivo resta il pieno consolidamento della banca valtellinese. “Siamo fiduciosi del buon esito dell’operazione”, conclude Papa. Con questa acquisizione, “BPER rafforzerebbe la propria presenza in Lombardia, portando la market share al 14% e raddoppiando quella di Roma e del Lazio fino all’8%”. 



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