AGI – Poste Italiane ha acquistato da Vivendi azioni ordinarie di Telecom Italia pari al 15% del totale delle azioni ordinarie e al 10,77% del capitale sociale di Tim. Il prezzo è pari a 0,2975 euro per azione per un totale di 684 milioni, che sarà finanziato mediante cassa disponibile.
Condizioni dell’operazione
L’operazione è sospensivamente condizionata alla notifica all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ai sensi della disciplina sul controllo delle concentrazioni tra imprese, si legge in una nota di Poste Italiane.
Partecipazione di Poste Italiane
Con l’acquisto del 15% di Tim da Vivendi, Poste Italiane salirà a una partecipazione complessiva pari al 24,81% delle azioni ordinarie e al 17,81% del capitale sociale della compagnia telefonica, diventandone il maggiore azionista. In ogni caso, si legge in una nota, Poste Italiane non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie.
Investimento strategico
L’operazione rappresenta per Poste Italiane un investimento di natura strategica, realizzato con l’obiettivo di svolgere un ruolo di azionista industriale di lungo periodo, che possa favorire la creazione di sinergie tra Poste Italiane e Tim, nonché apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, oltreché promuovere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.
Partnership e sinergie
Come precedentemente comunicato, è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay – società interamente controllata da Poste Italiane – all’infrastruttura di rete mobile di Tim a partire dal primo gennaio 2026. Inoltre, sono in corso valutazioni finalizzate all’avvio di partnership industriali volte a valorizzare le molteplici opportunità per la realizzazione di sinergie tra le due aziende nei settori della telefonia, dei servizi ICT e dei contenuti media, dei servizi finanziari, assicurativi e dei pagamenti e dell’energia.
Partecipazione residuale di Vivendi
Vivendi, al completamento della vendita del 15% di Tim a Poste Italiane, manterrà una partecipazione di minoranza pari al 2,51% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto della compagnia telefonica e all’1,80% del suo capitale sociale. Vivendi ha manifestato in più occasioni l’intenzione di vendere la sua partecipazione in Tim a buone condizioni finanziarie. Il 18 marzo 2025, infatti, aveva superato al ribasso la soglia del 20% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di Tim, con le vendite di azioni sul mercato. Alla chiusura delle contrattazioni del 25 marzo 2025, Vivendi deteneva il 17,51% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di Tim e il 12,56% del suo capitale sociale.
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