LAGO DI GARDA – Confindustria Alberghi, Assohotel e Federalberghi contrari alla proposta di consentire ai comuni di utilizzare l’imposta per il finanziamento delle spese correnti.
C’è preoccupazione tra gli operatori per il riaccendersi della discussione sulla destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno (che nel 2025 in Italia varrà un gettito di circa 1,2 miliardi di euro).
Questo il commento di Confindustria Alberghi, Assohotel e Federalberghi alle notizie circolate in questi giorni, concernenti la proposta di consentire ai comuni di utilizzare l’imposta di soggiorno per il finanziamento delle spese correnti.
«Da anni – fanno sapere tramite una nota le associazioni di categoria che rappresentano il sistema dell’ospitalità alberghiera – le imprese attendono che vengano resi effettivi i principi sanciti dalla legge istitutiva dell’imposta di soggiorno, una tassa di scopo destinata a finanziare interventi in materia di turismo a sostegno di un settore che contribuisce alla economia ed alla occupazione del territorio.
Malgrado questo le imprese del turismo e i turisti sono viste meramente come un bancomat. A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale, chiediamo di tutelare il settore e investire per la competitività delle imprese e dei territori».
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