Per migliaia di aziende era l’unico modo di smaltire i miliardi di crediti bloccati del Superbonus. Per i proprietari di casa che avevano puntato sull’agevolazione statale per ristrutturare casa era la speranza di sbloccare i lavori e superare i disagi. Christoper Aleo di ISwiss e delle aziende italiane volevano cartolarizzare questi crediti quotandoli alla borsa di Londra. Ma, finora, chi ci ha creduto ha avuto solo spese in più e occasioni perse: miliardi di crediti sono già bruciati. E i costi aumentano: ora alle imprese viene chiesto di pagare per aprire due conti bancari esteri di dubbia natura, come confermano esperti del settore. Chi sta guadagnando dall’operazione?
Riepiloghiamo: cosa vogliono fare Spv e Aleo coi crediti Superbonus
Si chiamano Spv, società veicolo. Sono loro che hanno raccolto i crediti Superbonus incagliati delle imprese per trasformarli in denaro. In finanza, il meccanismo si chiama “cartolarizzazione”: nelle loro intenzioni, le Spv dovevano ricevere i crediti
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