Dal 2011 alla guida del GAL Terre del Sesia, Franco Gilardi rappresenta una realtà che lavora con l’obiettivo di valorizzare le risorse locali, sostenere le imprese e promuovere una crescita sostenibile, sia economica che turistica. La società consortile, nata nel 2009 nell’ambito del programma europeo Leader, è uno dei Gruppi di Azione Locale (GAL) riconosciuti dall’Unione Europea per promuovere lo sviluppo delle aree rurali e montane.
GAL: cosa sono e a cosa servono?
“I GAL sono enti pubblico-privati riconosciuti dalla Comunità Europea, a cui vengono assegnati fondi per lo sviluppo delle zone montane e collinari. In Piemonte siamo 14 GAL: distribuiamo questi fondi per migliorare le attività e mantenere il territorio organizzato.”
Quali sono i risultati ottenuti dal GAL in questi anni?
“L’ultima programmazione è durata sette anni, più due anni extra a causa del Covid. Abbiamo ricevuto 289 domande di finanziamento, di cui 211 sono state accolte. I fondi distribuiti sono stati pari a 4 milioni e 849 mila euro e hanno creato sul territorio un investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro. Non finanziamo al 100%, ma a seconda che il beneficiario sia pubblico o privato, copriamo dal 40 al 70 percento a fondo perduto.”
In quali ambiti hanno inciso di più gli investimenti del GAL?
“Gli ambiti sono diversi: dalla filiera agricola, al miglioramento e il sostegno delle attività, alla trasformazione e alla vendita dei prodotti. C’è poi l’ambito turistico, con contributi per migliorare i servizi offerti dalle attività turistiche private del territorio. Per gli enti pubblici, invece, abbiamo finanziato strutture turistiche, servizi comunali e la valorizzazione di beni architettonici e culturali del territorio.”
Nel bando della filiera agro-alimentare, su cosa avete puntato?
“Abbiamo inserito clausole che obbligassero produttori e venditori a collaborare, così da creare legami più forti tra produzione e commercializzazione locale. Questo ha incentivato anche le attività turistiche a promuovere maggiormente i prodotti del territorio. Inoltre, finanziando il miglioramento delle attrezzature agricole, abbiamo contribuito alla crescita della qualità e quindi della fruibilità dei prodotti locali.”
Il GAL influisce anche sul miglioramento del turismo?
“Il GAL è stato incaricato dai Comuni di portare avanti un progetto dedicato al turismo, in collaborazione con una società del Trentino. Gli esperti ci dicono che, per fare turismo, è fondamentale garantire i servizi promessi nei pacchetti turistici. Con i nostri bandi abbiamo finanziato il miglioramento delle strutture: diventa essenziale, perché quando si pubblicizza un territorio, poi bisogna essere in grado di offrire davvero ciò che si è promesso ai turisti in visita in Valsesia.”
Gal e cicloturismo: una realtà in crescita costante.
“Ci stiamo lavorando all’interno del progetto Turismo, ma già con i bandi destinati agli enti pubblici abbiamo finanziato il miglioramento dei percorsi e della segnaletica. Continueremo a farlo: è vero che per fare investimenti importanti nel cicloturismo servono risorse superiori a quelle che possiamo garantire, ma se i Comuni ci chiedono di valorizzare i percorsi del loro territorio, siamo pronti a intervenire, come abbiamo già fatto e come faremo anche nel Biellese con i prossimi bandi.”
GAL: Quali progetti per far crescere la Valsesia nei prossimi anni?
“Il fatto di avere programmazioni settennali ci impone di guardare avanti. L’importante è che anche il territorio segua questa direzione. Oltre ai fondi GAL, cerchiamo anche finanziamenti extra. Abbiamo ottenuto un contributo importante dalla Svizzera, pari a 1 milione e 500 mila euro, per valorizzare il Geoparco che abbraccia tutto il nostro territorio fino all’Ossola, coinvolgendo anche la Svizzera. Il progetto punta sulla valorizzazione delle miniere e del Geoparco Val Grande. Dobbiamo creare iniziative nuove, spingere il territorio a crescere e svilupparsi.”
E per concludere… una battuta sulla Valsesia.
“La Valsesia è la mia terra d’origine, una delle zone più belle in cui si possa vivere. Abbiamo tutto: la natura è uno dei nostri principali punti di forza. Ma dobbiamo essere uniti e determinati nel portare avanti i progetti.
Purtroppo, a volte, si guarda più al piccolo territorio che all’insieme. Ma sicuramente stiamo lavorando per portare avanti iniziative condivise: il territorio offre moltissimo.”
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