Italia-Turchia rafforzano partnership, nuovo obiettivo: 40 mld dollari di interscambi


Stringere le viti di una partnership già solida ma che, nella fase storica che stiamo vivendo, potrebbe rivelarsi fondamentale per l’economia italiana. Se il quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia doveva dare risposte positive, le cose sono andate anche meglio del previsto. Roma resta il primo partner commerciale per Istanbul nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa, con un volume di affari che nel 2024 ha toccato la cifra record di oltre 32 miliardi di dollari, con cinque anni di anticipo rispetto al target fissato nell’ultimo vertice intergovernativo. Adesso, però, Giorgia Meloni e Recep Erdogan vogliono “alzare ulteriormente l’asticella“, ragion per cui “abbiamo deciso di fissare un nuovo obiettivo: arrivare nel medio periodo a un interscambio che raggiunga i 40 miliardi di dollari“, annuncia la premier.

Sono tanti gli accordi firmati nella giornata, ma i due Paesi sono aperti ad ampliare ancora il campo d’azione comune. “Le grandi aziende turche sono sempre più interessate a investire in Italia, lo dimostra la scelta di Baykar Technologies di acquisire Piaggio Aerospace e di dar vita assieme a Leonardo a una alleanza italo-turca nello sviluppo e manutenzione di sistemi aerei senza pilota“, spiega Meloni. Che considera questo accordo “significativo” perché “prevede la nascita di una joint venture, con sede in Italia, che permetterà di valorizzare i rispettivi punti di forza e aprire nuove opportunità di mercato, soprattutto in Europa“.

Altro deal che la presidente del Consiglio porta ad esempio è quello tra Tim Sparkle e Turkcellper connettere la Turchia all’Italia e all’ecosistema europeo delle telecomunicazioni. Realizzeremo una dorsale digitale all’avanguardia, lunga circa 4mila chilometri – aggiunge – che attraverserà il Mediterraneo e migliorerà la connettività tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia“.

Questo è solo ‘l’antipasto’, visto che Italia e Turchia hanno deciso di rafforzare la collaborazione anche nel campo energetico, “contesto nel quale siamo già partner strategici, in particolare per l’approvvigionamento di gas naturale attraverso il Tap“, ricorda Meloni. “Intendiamo approfondire questo ambito di collaborazione e cogliere le opportunità che possono arrivare in prospettiva, sia per le rinnovabili, sia per l’idrogeno“, sottolinea.

La premier, poi, continua: “Consolidiamo la nostra cooperazione nell’ambito dello Spazio, nello sviluppo infrastrutturale e nei trasporti, a partire dall’Alta velocità ferroviaria, nella valorizzazione delle nostre ricchezze culturali e archeologiche, nello sport” con l’organizzazione congiunta dei campionati mondiali di calcio nel 2032. L’elenco delle partnership è ancora lungo, però. Si svilupperanno, infatti, nei settori “più strategici del presente e del futuro, che sono l’Intelligenza artificiale, le materie critiche, la transizione energetica, le tecnologia avanzate, le esplorazioni spaziali – dice ancora Meloni -. Lo faremo sfruttando, ovviamente, la forza e il dinamismo dei nostri tessuti produttivi, che possono annoverare non solo grandi campioni industriali che sono capaci di competere su scala globale, ma anche tantissime piccole medie imprese che rappresentano un patrimonio di capacità innovativa di eccellenza produttiva straordinario, se vogliamo unico“.

In questo contesto si inserisce il Memorandum of Understanding firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Industria e della Tecnologia della Repubblica di Turchia, Mehmet Fatih Kacır, per rafforzare le relazioni economiche e favorire lo sviluppo sostenibile grazie a una cooperazione strutturata in settori strategici come innovazione scientifica e tecnologica, transizione green e digitale. Da questa intesa nascerà anche un comitato congiunto per l’innovazione scientifica e tecnologica, applicata all’industria e alla promozione degli investimenti, “che avrà il compito di supervisionare l’attuazione del Mou e promuovere l’identificazione di aree di cooperazione specifiche“, specifica il Mimit.

Meloni esulta: “L’Italia torna efficace nella capacità di accogliere, raccogliere e attrarre investimenti“. Ma anche Erdogan ha motivo di sorridere, soprattutto ora che punta sull’economia turca per superare anche lo stallo dei dazi: “Ci impegniamo a gestire con successo questo clima dinamico per l’economia del nostro Paese e a trasformarlo addirittura in un’opportunità“. A Roma il primo passo, insieme.



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