La Banca di Credito Cooperativo di Ostuni attivamente impegnata nello sviluppo del territorio


Un’aula gremita e un’atmosfera densa di entusiasmo hanno fatto da cornice, nei giorni scorsi, all’Auditorium del Liceo Scientifico cittadino per l’incontro promosso dall’UNITRE sul tema “Banca locale, sviluppo economico, culturale e sociale del territorio”. Protagonista della giornata è stata la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, con il suo presidente Francesco Zaccaria a ripercorrere un cammino lungo quasi settant’anni fatto di impegno, mutualismo e radicamento profondo nella comunità.

L’evento, introdotto da Milena D’Amore, presidente UNITRE, ha aperto una finestra sul ruolo sempre più strategico delle banche cooperative nello sviluppo integrato dei territori. Un ruolo che Zaccaria ha raccontato partendo dalle origini dell’istituto, fondato nel 1957 con 905.000 lire e 81 soci. Oggi la BCC di Ostuni conta circa 1.100 soci, 27 dipendenti e oltre 12.000 clienti, con filiali operative a Ostuni, Carovigno, Brindisi e Montalbano di Fasano.

Nel suo intervento, il presidente ha tracciato anche una sintesi storica sull’evoluzione delle banche, dal mondo templare a quello moderno, soffermandosi sul modello cooperativo nato in Germania con finalità etiche e sociali: contrastare l’usura e dare dignità economica alle classi popolari. Un modello ancora oggi valido e vitale.

«Le BCC non sono banche qualsiasi – ha sottolineato Zaccaria – ogni euro raccolto è reinvestito sul territorio, generando sviluppo locale, sostenendo le famiglie, le imprese e la cultura». Un’identità forte, che trova conferma anche nei tanti progetti messi in campo negli anni: dal Premio Arte (attivo dal 1973) al Calendario Artistico-Storico (dal 1982), fino al progetto BCC Arte e Cultura promosso dal gruppo ICCREA. Due opere d’arte della BCC di Ostuni, infatti, sono state selezionate per una prestigiosa mostra all’Accademia di Brera.

Accanto all’impegno culturale, forte è anche quello educativo, con il progetto Finanza Epica, rivolto agli studenti delle scuole superiori per diffondere conoscenze sulla gestione del denaro e la previdenza. Menzione speciale per il Progetto Policoro, in collaborazione con la Diocesi, che offre credito agevolato a giovani imprenditori privi di garanzie, favorendo l’inclusione e la dignità lavorativa.

Lo sguardo al futuro è ben rappresentato dai giovani soci della banca, guidati da Francesco Elmo. Il presidente del Gruppo Giovani ha raccontato le iniziative già attive – come BancaBosco, per la piantumazione di ulivi resistenti alla Xylella – e ha lanciato nuovi progetti, come seminari universitari e il BCC Bridge, ponte di dialogo tra giovani e istituzioni cooperative.

«Solo con la partecipazione attiva dei giovani possiamo garantire un futuro alle nostre radici» – ha dichiarato Elmo, concludendo un intervento applauditissimo.

Hanno portato il loro contributo anche Pasquale Murgolo e Giuseppe Santoro, ribadendo come la BCC di Ostuni sia molto più di una banca: è un presidio culturale, un attore economico e un punto di riferimento sociale. Una banca che, fedele al proprio passato, continua a costruire il domani della comunità.



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