“indispensabile per la sicurezza pubblica”


Calabria e Sicilia tra le regioni più povere d’Europa. Lo dicono i dati Eurostat. Ma il Ponte sullo Stretto, ribadisce il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, “sarà una rivoluzione positiva, con almeno 120.000 nuovi posti di lavoro”. 

Intanto si innescano nuove polemiche, alla luce del contenuto del report “Iropi”, acronimo inglese che sta per “motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico”. Il Ponte viene presentato come indispensabile “per la sicurezza pubblica, grazie ai minori tempi di risposta e dispiegamento delle forze militari e della protezione civile”. 

La relazione arriva alla Commissione europea mentre si avvicina la data di convocazione del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. 

Si scatenano le opposizioni: “Il governo Meloni cerca così di aggirare i vincoli ambientali europei”, dice Angelo Bonelli, portavoce di Alleanza Verdi-Sinistra. Che diffida il Cipess dal dare un parere sull’opera. Dal PD, la deputata Annalisa Corrado si chiede se “il ponte sullo stretto possa servire alla NATO”. E aggiunge: “Sarebbe semplicemente comico, se non fosse tragico”. Dello stesso tenore le riflessioni di Giuseppe Conte. “Hanno scritto all’Europa – dice il leader dei 5 Stelle – per poter accelerare l’iter del Ponte da 14 miliardi, giudicandolo una infrastruttura strategica sul piano militare”.



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