L’economia ’etica’. Il microcredito per combattere usura e ingiustizie


La Sala ‘Morgante’ della Casa Regina Apostolorum, ha ospitato la presentazione del convegno dal titolo “Alle radici della finanza civile. Seicento anni dalla nascita del Beato Marco da Montegallo. Dai Monti Frumentari al microcredito” in programma al Monastero di Valledacqua di Acquasanta Terme, mercoledì 19 marzo. L’evento è stato presentato dal Vescovo Gianpiero Palmieri, dal responsabile della comunicazione Don Giampiero Cinelli, dal Direttore della Caritas Diocesana Giorgio Rocchi e da Maria Gaglione. “Si tratta di un evento importante di rilevanza nazionale – ha dichiarato il vescovo Palmieri – La mattina i relatori saranno a Roma nella sede della Caritas Italiana con il Cardinale Zuppi poi nel pomeriggio saranno al Monastero di Valledacqua. Nel giorno del sesto centenario della nascita del Beato Marco da Montegallo, le Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, infatti, grazie alla collaborazione e sostegno di organismi, organizzazioni varie ed università, hanno organizzato una “Porta di Speranza” giubilare sul tema dell’Economia e del Lavoro con una giornata di studio e approfondimento dedicati al rapporto tra territorio, comunità e bisogni economici di imprese e persone. La singolare ricerca sui Monti Frumentari, condotta dal professor Luigino Bruni e collaboratori tra cui la dottoressa Maria Gaglione, sarà, con il proprio contributo accademico, occasione di approfondimento e studio di un aspetto importante della vita delle nostre comunità, fino ai giorni d’oggi. Ci sarà infatti, nella sessione pomeridiana, dopo la visita al Monte Frumentario di Paggese, – ha concluso il vescovo Palmieri – anche la proposta di esperienze ed iniziative promosse da istituzioni dei nostri tempi impegnate nel favorire l’inclusione sociale e finanziaria, l’educazione finanziaria, il microcredito sociale, come il progetto CEI/Caritas Italiana, il contrasto all’usura e all’indebitamento delle famiglie”.

Si inizierà alle ore 9 con un momento di preghiera nell’Abbazia in memoria del Beato Marco da Montegallo, poi si susseguiranno i vari interventi del direttore di Federcasse Sergio gatti, del professor Luigino Bruni, poi di Paola Avallone, Giulia Ginelli e Domenico Rossignoli. Nel pomeriggio i lavori saranno aperti dal Rettore Rettore Gian Luca Gregori e proseguiranno con Giampietro Pizzo, Luciano Gualzetti e Don Marco Pagniello. “Il convegno – ha dichiarato Giorgio Rocchi – è frutto di un lavoro di staff iniziato molti mesi fa e come riporta il vescovo nella sua ‘Lettera per il Giubileo’ vuole creare una connessione tra la comunità locale e i deboli. Una Porta della Speranza per dare un annuncio concreto”.

Lo strumento del microcredito affonda le sue radici nell’idea di un profitto etico, quello cioè di prestare soldi per finanziare progetti molto piccoli a persone solitamente indigenti.

La Grameen Bank, fondata da Muhammad Yunus nel 1983, è considerata il primo istituto di microcredito moderno: Yunus ha iniziato il progetto in una piccola città, chiamata Jobra, utilizzando il proprio denaro per fornire piccoli prestiti a bassi tassi d’interesse per i poveri delle campagne. La Grameen Bank è stata seguita da organizzazioni, come la BRAC nel 1972 e l’ASA nel 1978. Negli ultimi anni sono diversi i tentativi di diffusione del microcredito (con gli adattamenti opportuni) anche nelle economie avanzate a sostegno dei cosiddetti “nuovi poveri”, cioè non solo coloro che nei paesi sviluppati vivono sulla soglia della sussistenza o al di sotto di essa e che possono trovarsi in gravi difficoltà di fronte a spese improvvise anche di piccola entità, ma soprattutto per la piccola impresa e gli artigiani che dai canali tradizionali non possono accedere e si devono rivolgere quindi al social lending o prestiti peer-to-peer.

Valerio Rosa



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