Lavoro, sfida cruciale per il futuro. Tra precarietà e democrazia: “Dobbiamo difendere l’industria”


Il lavoro torna al centro del dibattito politico e sociale con il referendum sui diritti dei lavoratori che si avvicina. In un contesto economico in continua trasformazione, caratterizzato da una crescente precarietà e dalla necessità di una reindustrializzazione, il Pd ha avviato un confronto pubblico sui temi che riguardano l’occupazione, la partecipazione democratica e la cittadinanza. Durante un incontro svoltosi l’altra sera alla Cgil di Rimini, Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e responsabile delle politiche industriali del Pd, ha sottolineato l’importanza di un dialogo con la cittadinanza sulle nuove sfide del mondo del lavoro. “Credo che dobbiamo fare una discussione con il popolo. Se si chiede alla comunità del Paese di contribuire a una metamorfosi della nostra economia e anche a una riduzione della spesa sociale, penso sia giusto che questa discussione non sia fatta solo nei gruppi dirigenti, tra le élite politiche, ma sia investita la società”, ha affermato Orlando. L’iniziativa ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e politiche di rilievo. Insieme ad Orlando, sono intervenuti Emma Petitti, consigliera regionale Pd, e Francesca Lilla Parco, segretaria generale della Cgil Rimini. A introdurre i lavori è stata Fiorella Zangari, segretaria comunale Pd Rimini, mentre i saluti istituzionali sono stati affidati a Luigi Tosiani, segretario regionale e Filippo Sacchetti, segretario della Federazione di Rimini e sindaco di Santarcangelo. Presente anche Emanuele Bianchi, vice segretario Gd con delega al lavoro. Orlando ha posto l’accento sulla necessità di difendere e rilanciare il settore industriale, il quale ha subito una riduzione di posti di lavoro negli ultimi anni. “Credo sia importante difendere la dimensione industriale del Paese, che ha perso posti di lavoro nell’ambito dell’industria per recuperarli nel settore terziario, dove la qualità del lavoro non è la stessa. Dobbiamo combattere per una difesa dell’industria e per una reindustrializzazione dell’Europa”, ha dichiarato. Il lavoro nel settore terziario, spesso caratterizzato da contratti instabili e salari bassi, non garantisce la stessa sicurezza e prospettiva di crescita occupazionale dell’industria. Per questo motivo, il Pd sta portando avanti un piano di rilancio che prevede incentivi per la manifattura, la transizione ecologica e digitale, e un rafforzamento della formazione professionale. A Rimini, come in molte altre realtà, il settore turistico rappresenta una parte significativa dell’economia. Tuttavia, il lavoro stagionale e precario non sempre assicura stabilità ai lavoratori. “Rimini deve affrontare la sfida di diversificare il suo tessuto economico, puntando su una crescita sostenibile e sulla valorizzazione delle competenze”, ha sottolineato Petitti. Il territorio può diventare un laboratorio di buone pratiche per favorire l’occupazione stabile e contrastare il precariato, anche attraverso strumenti di welfare locale e di sostegno alle imprese che investono in occupazione di qualità.



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