Contrasto al divario di genere: la regione Puglia lancia la call per Comuni e imprese


La Regione Puglia lancia la call for best practice “#nogendergap” 2025 rivolta ai comuni, le imprese, gli enti del terzo settore per il contrasto al divario di genere

BARI – Quali sono le cause delle disparità tra donne e uomini nella società? Quali potrebbero essere le migliori strategie per contrastare e ridurre il gender gap mutuando e valorizzando pratiche, esperienze e azioni virtuose già messe in atto e utili nell’attuazione di misure regionali per promuovere l’occupazione femminile? Regione Puglia, con gli assessorati alle Politiche di genere e al Lavoro, Istruzione, Formazione, nell’ambito dell’Agenda di Genere, lancia la call for best practice “#nogendergap” 2025 rivolta ai comuni, le imprese, gli enti del terzo settore, per conoscere e valorizzare le migliori pratiche promosse dai sistemi territoriali avendo come fine ultimo il contrasto ad ogni forma di divario e discriminazione di genere nel campo lavorativo e la promozione dell’occupazione femminile.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina (17 marzo 2025), in Sala di Jeso, alla presenza dell’assessora regionale alle politiche di genere, Serena Triggiani, la consigliera per l’Attuazione del programma di Governo e Agenda di genere, Titti De Simone, la direttora del dipartimento politiche del lavoro, istruzione e formazione, Silvia Pellegrini, la consigliera di Parità della Regione Puglia, Lella Ruccia, e, in video collegamento, l’assessore alle Politiche del lavoro, Sebastiano Leo.

“Una call, ma soprattutto un processo partecipato, condiviso – ha sottolineato l’assessora Triggiani – per esaminare le migliori pratiche presenti sui nostri territori, nei comuni, nelle imprese e associazioni che possano essere da esempio e guida nella definizione delle nostre politiche regionale per favorire l’occupazione femminile e ridurre il divario tra donne e uomini. La nostra regione sta facendo passi in avanti, a tal proposito, con una presenza femminile nel mercato del lavoro in miglioramento rispetto al 2019: un dato positivo ma che ancora non è sufficiente. Di qui l’intuizione di conoscere le tante progettualità sui territori e di renderle parte integrante di misure regionali ad hoc”.

“Obiettivo è vincere le disparità di genere e superare anche il ‘gender pay gap’, la differenza retributiva tra donne e uomini che crea discriminazione e iniquità economica e sociale. Lavoro è un diritto sacrosanto – ha concluso Triggiani – previsto dall’articolo 1 della nostra Costituzione, e come Regione continueremo ad attuare ogni strumento necessario per accompagnare e facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro e garantire loro le migliori condizioni retributive e di conciliazione vita- lavoro, in ossequio al nostro documento strategico che è l’Agenda di Genere”.

“Sono profondamente consapevole dell’importanza di affrontare la povertà di genere – ha sottolineato Sebastiano Leo -, un fenomeno che penalizza le donne a causa di disuguaglianze socioeconomiche e limitazioni nel loro accesso al mercato del lavoro. Come assessore al lavoro, soprattutto, credo sia necessario promuovere una crescita occupazionale femminile che sia non solo numerica, ma anche di qualità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda di Genere regionale. La Regione Puglia ha fatto significativi passi avanti in questo ambito: il tasso di disoccupazione femminile è sceso dal 17,2% al 15,5%, l’occupazione femminile è aumentata dal 32,4% al 37%, e l’inattività delle donne è passata dal 61% al 57%.

Misure come il Programma Gol, che ha coinvolto oltre 150.000 donne, le borse di studio per le discipline stem, e l’introduzione dei buoni educativi 0-3 anni sono solo alcune delle azioni concrete che stiamo portando avanti. Siamo convinti che attraverso la creazione di reti tra enti locali, università, imprese e il terzo settore, e il sostegno a percorsi di formazione e orientamento, possiamo offrire nuove opportunità alle donne pugliesi, riducendo le disuguaglianze e favorendo un futuro di crescita e inclusività”, ha continuato.

“La call rientra in una delle azioni strategiche del mandato e del programma di Governo del presidente Emiliano, contenute nell’Agenda di Genere -ha sottolineato la consigliera Titti de Simone- siamo l’unica regione in Italia ad avere una strategia regionale per la parità di genere consolidata che agisce in modo trasversale su tutte le politiche regionali. Oggi stiamo affrontando il tema del lavoro e, quindi, coerentemente con l’impianto della strategia stiamo mettendo in campo, in modo integrato, tra Assessorati e tra aree di policy, un metodo di lavoro trasversale”.

“Stiamo attuando nuove azioni per promuovere l’occupazione femminile perché i risultati sull’occupazione sono estremamente positivi per la nostra regione e vogliamo fare di più e meglio in più per consentire alla Puglia di fare un uno scatto in avanti sul piano dell’occupazione femminile, portandola ai livelli nazional. Abbiamo tutte le potenzialità e gli strumenti proprio come l’azione che presentiamo quest’oggi”.

Le best practice dovranno riguardare azioni, iniziative, interventi, strumenti introdotti per la creazione di network territoriali, servizi di orientamento e di accompagnamento al lavoro, contrasto al gender pay-gap, percorsi di auto impiego e autoimprenditorialità, ricerche, percorsi di formazione nello specifico nei settori dell’ict, discipline stem e per l’imprenditorialità, iniziative di animazione territoriale, servizi e strategie di comunicazione, servizi per turismo e cultura, iniziative nell’ambito della propria organizzazione del lavoro, valorizzazione di beni pubblici e messa a disposizione di spazi pubblici, per ampliare la partecipazione delle donne alla vita economica sociale culturale e istituzionale, per sperimentare forme innovative in risposta a bisogni vecchi e nuovi delle comunità locali.

I destinatari della call sono, difatti, gli stakeholder, soggetti protagonisti dell’attuazione della Agenda di Genere della Regione Puglia. La call è un’ulteriore processo partecipato messo in campo da Regione Puglia, che contribuisce con il coinvolgimento dei territori, alla costruzione delle misure regionali per promuovere l’occupazione femminile e contrastare ogni forma di discriminazione di genere nel campo lavorativo. Verranno coinvolti attivamente gli attori aderenti al processo di ricognizione, al fine di individuare azioni puntuali da avviare. Con questa azione si intende lanciare un costruttivo dibattito volto a definire in maniera partecipata le soluzioni a colmare il gap tra le competenze e le potenzialità femminili in termini di innovazione, formazione e lavoro.

Potranno segnalare e candidare una best practice i seguenti soggetti, tutti individuati come categorie di stakeholders per l’attuazione della agenda di genere della Regione Puglia: comuni ed altri enti pubblici territoriali (Asp, Asl, Cciaa, università); imprese e reti di imprese, cooperative, studi associati e libere/i professioniste/i; associazioni di categoria; organizzazioni sindacali; enti del terzo settore; fondazioni ed altre istituzioni private; ordini professionali.

Le buone pratiche segnalate dovranno avere impatto diretto in termini di contrasto al divario ed alle discriminazioni di genere, nei rispettivi sistemi territoriali e dovranno generare effetti positivi diretti in favore dei seguenti gruppi: donne occupate; donne in cerca di occupazione; studentesse dei cicli di istruzione secondaria superiore e di formazione universitaria; imprenditrici, libere professioniste e socie di imprese; donne in condizioni di fragilità economica e sociale; donne vittime di violenza.

Le best practice candidate saranno esaminate da un gruppo di lavoro coordinato dall’assessora alle Politiche di Genere della Regione Puglia, che si avvarrà della partecipazione del Dipartimento Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Puglia, della consigliera per l’attuazione del programma di governo, della consigliera regionale di parità, e del supporto di una segreteria tecnica per l’attività istruttoria composto da funzionari e dirigenti dell’amministrazione regionale. Per la selezione delle best practice candidate saranno adottati criteri di valutazione che guardino a: coerenza con la Strategia regionale per la parità di Genere (Agenda di genere); grado di innovazione; portata dei risultati conseguiti e degli impatti attesi; grado di trasferibilità (capacità di replicare l’azione in altri contesti).

Le best practice candidate, selezionate come le ‘migliori pratiche’, saranno presentate nel corso di un evento pubblico promosso da Regione Puglia, da tenersi tra maggio e giugno 2025, nel corso del quale sarà assegnato un premio ‘Best Practice #nogendergap Regione Puglia 2025’ alla migliore azione valutata. Il Premio sarà istituito con apposita deliberazione di giunta regionale e riproposto con cadenza annuale, come una delle azioni di sistema dell’Agenda di Genere. La call sarà aperta dal 17 marzo, a partire dalle ore 11.00, sino al 18 aprile 2025 sul portale https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/bestpractice-agenda-di-genere-regione-puglia



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